Edmund Charles Tarbell, l'impressionista di Boston


Tagliando origami, 1908

Capelli al vento e occhi sognanti; chiacchiere sospese nell'atmosfera conviviale del frutteto profumato di primavera; un'escursioni in barca nella luce delicata del mattino azzurro; e ancora cappelli a tesa larga, modelle in kimono, e gesti quotidiani dell'intimità della toilette delle signore; fantasticherie ad occhi aperti su incontri galanti e trepidazione per la prossima soirée. 

Questi sono i soggetti di molti dei dipinti di Edmund Charles Tarbell (West Groton, 26 aprile 1862 – 1º agosto 1938) l'impressionista americano che spesso metteva in posa la moglie Emeline e le figlie Josephine e Mary. 


Nel frutteto, 1891

Nell'America appena uscita dalla Guerra di Secessione, frequentò la "School of the Museum of Fine Art" di Boston, dove conobbe Robert Lewis Reid e Frank Weston Benson, entrambi futuri membri del gruppo impressionista "Ten American Painters". 


Reverie, 1913

Ventenne, completò la sua formazione a Parigi nel 1882, frequentando l'Académie Julian, studiando la pittura impressionista e copiando le opere dei grandi maestri dei più importanti musei della capitale, con una pratica che diede solida struttura al suo stile. 


Emeline con Josephine, 1892

Una volta in Europa, nel biennio 1884-1886 Tarbell, decise di concedersi il "Grand Tour", il viaggio alla scoperta delle bellezze dell'Italia, del Belgio, della Germania e della Bretagna.


Josephine lavora a maglia, 1916 

Oltre alla solida formazione accademica Tarbell coniugava l'influenza della pittura impressionista e una singolare interpretazione delle scene di genere domestico ed elegante del Seicento olandese, ispirandosi alla produzione di Jan Vermeer nella resa della luce tersa e della morbida penombra. 

Preparandosi per la Matineé, 1907

Tornato a Boston nel 1886, due anni dopo si sposò con Emeline mentre lavorava come ritrattista e nel 1899 divenne professore alla "School of the Museum of Fine Art", l'Istituto che lo aveva visto allievo promettente. 
Il suo impegno accademico è sempre stato teso al riconoscimento del valore dei pittori americani, che nonostante le indubbie capacità, si sentivano schiacciati dalla superiorità dei pittori europei.

Flowers in a Blue Ginger Jar, 19030

Collezionista eclettico, nello studio sulla riva del fiume Piscataqua e nella sua residenza estiva sulla costa atlantica a New Castle (New Hampshire), aveva accumulato una interessante raccolta di oggetti della storia americana, che esponeva accanto alle porcellane cinesi e alle stampe giapponesi che usava come sfondi dei suoi dipinti.

Mary al clavicembalo, 1923

Considerato un'autorità tra gli impressionisti americani, e in modo particolare nei circoli artistici bostoniani, ricevette numerosi riconoscimenti, anche internazionali, come la possibilità di eseguire i ritratti di alcuni Presidenti americani.
Come maestro nella pratica artistica imposte alti standard ai suoi allievi, che per lo stile riconoscibile venivano chiamati i "tarbelliti".


Attraverso la stanza, 1899

Uno dei suoi dipinti più famosi è The Sister, che coglie le sue figlie, Josephine e Mary, in due atteggiamenti molto diversi, citazione dei doppi ritratti del Rinascimento, inducendo a una libera interpretazione psicologica del carattere delle ragazze.


The Sisters, 1921

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