#dilloconlarte - Raccolta d'arte al tempo della pandemia


#iorestoacasa
6-12 aprile  2020


John William Waterhouse (1849–1917), The Soul of the Rose, 1908
6 aprile
Buon compleanno Mister John (Waterhouse)!
Difficile scegliere un dipinto di questo preraffaellita di fine ottocento. Nell'indecisione meglio affidarsi alla poesia, e al desiderio che le rose sboccino presto in ogni giardino, anche in quelli meno coltivati, come segno di speranza.


"Una spugna per cancellare il passato,
una rosa per addolcire il presente
e un bacio per salutare il futuro."
(Guy de Maupassant)


Sir George Clausen (1852 – 1944), la studentessa, 1908
7 aprile
I garofani rossi, rosa e bianchi adagiati sul tavolo e i fogli scomposti a destra. La statuetta in gesso di una scultura classica sembra spiccare il volo dalla pila di libri che le fa da piedistallo.
La fantasia del copritavolo sembra un letto di petali fluttuanti tra acqua e terra. La luce della finestra si posa sui bianchi della veste, sui passepartout dei quadri appesi e avvolge in delicata penombra il profilo di Meg, la figlia maggiore del pittore, che si sta esercitando nell'arte della copia.


Sir Arthur Ernest Streeton (1867 – 1943), Flower
8 aprile
Questo pittore australiano dipingeva spesso paesaggi, ma io sono rimasta incantata dai suoi vasi di fiori.
Questi esili narcisi, superbi per la loro bellezza, si stagliano su un fondo grigio indistinto, elegante e minimale, e portano la gioia della primavera.


Wilhelm Trübner (1851- 1917), Camera con balcone sul lago di Starnberg, 1912
9 aprile
Questa stanza è un ritratto degli assenti.
La colazione sul tavolo è ancora intatta, i libri chiusi, la toletta impeccabilmente ordinata.
Ma l'anta del mobile aperta, come la porta, la posizione casuale delle scarpe sul tappeto rigato e il cappello appeso raccontano la frenesia di correre gioiosi a tuffarsi nel lago.
Oltre il balcone, oltre le corolle rigogliose dei fiori, l'azzurro dell'acqua e del cielo sfilano insieme sull'orizzonte delle colline solitarie.


Carl Vilhelm Holsøe (1863–1935), Ragazza che legge alla finestra, 1909
10 aprile
Quiete e luce in una sinfonia di bianchi spatolati e screziati tra tende, sottofinestra e vestito.
Pochi mobili scuri delineati con cura;  la fruttiera di ceramica; la candela spenta e lo specchio muto.
La scelta del punto di vista lascia in incognito la modella, ma racconta la sua attenzione nella lettura.
Una fuga dalla realtà che solo un libro può garantire. 
Allora come oggi.
Al più famoso Vilhelm Hammershøi, preferisco questo suo degno collega che a mio avviso ritrae scene d'interni con animo più sereno. 


Charles Courtney Curran (1861–1942), Lady with a Bouquet (Snowballs), 1890
11 aprile
Rientrata in casa dalla passeggiata in giardino, Grace, la moglie del pittore, sistema un magnifico bouquet disponendo con cura i fiori bianchi di Viburno. La penombra verde assume toni pacati nella marezzatura dello scialle e nelle trasparenze dell'azzurro pallido del decoro plissé del cappellino. Fuori dalla finestra il sole canta sulle note di un aprile cristallino. 

Jacques-Émile Blanche (1861–1942): Interior with flowers and tea set
12 aprile
Il rito del tea è già stato consumato. Le tazze, i piattini e i tovaglioli rimangono in disordine sul tavolo.
Due ritrattini appesi al paravento ci presentano forse tre sorelle, due pù piccole e una maggiore di qualche anno.
Alla sedia è appeso il cappello con i fiori; lo scialle rosa antico è appoggiato in modo precario sul paravento; il corpetto giallo è sul sofà.
Le ragazze hanno lasciato in sospeso le chiacchiere sulle novità che sono giunte coi giornali del mattino.
E sono corse in giardino a festeggiare.
Buona Pasqua.
 

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