Nogent-sur-Seine, Musée Camille Claudel |
Il mestiere dello scultore è, per un uomo, una specie di sfida continua al buon senso, per una donna sola e col temperamento di mia sorella è pura e semplice impossibilità.
(Paul Claudel)
Bella, talentuosa, appassionata sino alla follia: Camille Claudel (Fère-en-Tardenois, 8 dicembre 1864 – Montfavet, 19 ottobre 1943) commise una serie di peccati imperdonabili alle donne, e pagò a caro prezzo il suo esser la più importante scultrice della seconda metà dell'Ottocento.
Camille Claudel |
Nativa della Champagne, la famiglia Claudel apparteneva alla borghesia benestante. Affidata a un precettore, Camille riceve un'educazione letteraria assieme del fratello Paul che diventerà un famoso intellettuale.
In Europa, diversamente dall'America, per le donne applicarsi alla scultura era un vero e proprio tabù.
Camille Claudel in atelier |
È quindi sorprendente che Camille sia stata assecondata dalla famiglia nella sua vocazione, e che le sia stato consentito di formarsi presso Alfred Boucher, scultore pregevole e scopritore di quei talenti che poi formarono l’École de Paris: Chagall, Soutine, Modigliani, Zadkine e Lipchitz.
Accademia Colarossi, Parigi |
Il provvidenziale trasferimento del padre a Parigi nel 1881 le permette finalmente l’accesso all’Accademia Colarossi, dove predilige la modellazione e viene ispirata dall’arte del quattrocento fiorentino.
È grazie al suo maestro Boucher che Camille Claudel, ventenne, nel 1883 conosce Auguste Rodin, quarantenne in carriera mentre lei è una giovane dal carattere indomito ed orgoglioso. Con abnegazione lavora l’argilla, impasta il gesso, e scolpisce il marmo acquisendo sempre maggior maestria, tanto che Rodin le affida la realizzazione di piccole parti delle Porte dell'Inferno.
Camille Claudel, L'età matura |
Musa e amante, in realtà Camille aspira a esser considerata pienamente una collega di Rodin. La loro storia d'amore, durata una decina d'anni, s'intreccia con il rispettivo processo creativo, creando un connubio tra passione e arte che inevitabilmente sfocia in tragedia.
Nell'opera L'età matura non è difficile scorgere nella ragazza in ginocchio implorante l'uomo maturo, una metafora del suo amore senza futuro per Rodin.
Camille Claudel, La Valse |
Ardita e rivoluzionaria, Camille Claudel infrange molti limiti sociali e morali, rappresentando nudi maschili e femminili in molte opere, come nel suo capolavoro, La Valse. Camille esalta un legame paritario tra i sessi e non rispetta i rapporti di forza e di potere, indiscutibili per la società del tempo. Pur non condividendo le scelte stilistiche dell’impressionismo, di fatto Camille ne condivide le scelte tematiche, l’ansia di rinnovamento, il rifiuto dell’accademismo sterile e l’adesione alla modernità che, nel suo caso, sfocia nel simbolismo.
Camille Claudel, L'abbandono |
Camille Claudel, dopo aver distrutto molte delle proprie opere durante una serie di crisi psicotiche, nel 1913 fu internata nel manicomio di Ville-Évrard dove rimase per 30 anni. Lì morì per gli stenti provocati dalla guerra, nel 1943. Dimenticata nella prima parte del Novecento, è stata riscoperta, anche in chiave romantica, nell'ultimo quarto del secolo scorso, ma la sua consacrazione come scultrice è definitivamente avvenuta nel 2017 con l'apertura a Nogent-sur-Seine, luogo della sua giovinezza, del Museo Camille Claudel.
Il testo è stato in parte pubblicato nel portale Aula di Lettere di Zanichelli (11.2014)
Donne artiste nella Parigi degli Impressionisti: gli ambienti, gli incontri, i temi
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