Mostra - La strada delle Gallerie ha 100 anni - Schio (Vi)

a cura di Claudio Rigon
26 marzo-24 settembre 2017
Palazzo Fogazzaro, Schio (Vi)
[recensione della mostra]


Fra i molti centenari che si celebrano in questo 2017, ve n'è uno davvero importante: i 100 anni dalla realizzazione della Strada della Prima Armata. Tracciata e scavata sul versante vicentino - scledense del Monte Pasubio, è meglio nota come Strada  delle gallerie, ed è considerata dagli esperti un capolavoro di ingegneria militare.

Per chi non la conoscesse, la strada delle gallerie è un sentiero di circa 6 km, che parte da Bocchetta Campiglia (1.216 slm) e giunge alle Porte del Pasubio (1.928 slm); va percorsa  adeguatamente equipaggiati (indispensabile la torcia, ad esempio), e regala la visione di paesaggi suggestivi e scorci sorprendenti, fatti di pareti scoscese e forre profonde. 


Nei cuori degli amanti della montagna il ricordo della strada delle gallerie alberga sempre vivido e si rinnova ad ogni salita. Spesso il percorso ratifica,  più o meno inconsciamente, il passaggio tra le varie età della vita.
Nella fanciullezza è infatti la meta della prima uscita che ha il sapore familiare e affettivo del rito iniziatico; nell'adolescenza è la gita fuori porta dell'indipendenza; nella giovinezza è l'occasione per una bravata con gli amici; con il passar del tempo poi diventa la meta della passeggiata domenicale dell'intera famiglia e infine è l'escursione solitaria che nella piena maturità regala un momento introspettivo.

La Strada delle gallerie è sì tutto questo, ma è anche molto di più, perchè là, tra rocce e dirupi, è passata la Storia, come ben documenta la mostra allestita a Palazzo Fogazzaro a Schio (Vi), curata da Carlo Rigon, promossa dalla Città di Schio, dal C.A.I, dall'Unione montana Pasubio Alto VIcentino, con il contributo della Regione Veneto per il "Centenario Grande Guerra- Storie di guerra, luoghi di pace" e di molti altri partner di alto rilievo istituzionale. Ogni masso e ogni umida galleria raccontano l'epopea di un manipolo di uomini che, nel 1917, realizzarono l'impresa: creare sul versante meridionale della montagna un percorso alternativo, al riparo dal fuoco austriaco, pensato per giungere sicuri sulla vetta del Monte Pasubio, avamposto strategico determinante per le sorti della guerra. 
Una storia epica quella che viene raccontata nella prima sezione di questa esposizione, 
minimale e curata nella disposizione dei reperti e delle preziose lettere, con un impianto documentario lineare, esaustivo e commovente per i brani di umanità che si ritagliano un posto tra le righe di una guerra che non si può nemmeno nominare e una fatica che si dà per scontata.
Attraverso le fotografie d'epoca, scattate dagli stessi protagonisti, possiamo conoscere i volti del tenente Zappa e del capitano Picone; le difficoltà tecniche incontrate lungo tutto il percorso e brillantemente risolte dalla 33a Compagnia Minatori e possiamo  infine possiamo immaginare la dura vita materiale di uomini che avevano giurato che la neve e il nemico non avrebbero vinto sulla loro determinazione.
Tutto questo si ammira - si vive e si respira - nella prima ampia sezione della mostra. 
Il pathos e l'eroismo cedono poi il passo alla cronaca delle altre due sezioni, in cui si racconta il destino della "strada" lungo tutto il XX secolo, sospeso tra celebrazione, abbandono e recente rinascita ad opera del C.A.I (Club Alpino Italiano) di Schio e di tutti gli amanti della montagna. 
Eccellenti contributi video (Treccani), macro-fotografie e installazioni 3D illustrano il passato e il presente della strada delle gallerie, rendendo godibile l'esposizione anche al visitatore meno esperto. 
Una bella esposizione alla portata di tutti, perfetta per chi ama la montagna, la storia e le imprese degli uomini. 

Info Mostra
Strada delle gallerie 

Per prepararsi all'escursione
Informazioni essenziali per prepararsi all'escursione

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