Arte e dintorni: Il Rinascimento come non l'avete mai visto

 

La Vicenza della metà del Cinquecento, la sua aristocrazia industriosa e quattro giovani artisti, oggi noti in tutto il mondo, sono i protagonisti della mostra “La fabbrica del Rinascimento”, prorogata fino all’8 maggio in Basilica Palladiana a Vicenza.

L’esposizione svela, attraverso un percorso affascinante e diversificato, quello che solitamente non si vede e non si descrive attorno alla nascita e alla vita materiale delle opere d’arte. Si racconta la storia di un trentennio di grande fervore – dal 1550 al 1585, un periodo in cui tutti i protagonisti hanno esercitato il proprio ruolo con ingegno, finanziamenti o opere.

Partiamo col presentare i finanziatori. Un gruppo di nobili intraprendenti e industriosi – lontani dal cliché dell’aristocrazia parassitaria – scommettono sulla trasformazione di Vicenza da “luogo di provincia” a città di prima grandezza culturale, attraverso un’arte e un’architettura che all’epoca erano considerate d’avanguardia.
Questi committenti così eletti affidano l’impresa a quattro giovani ingegni: l’architetto Andrea Palladio, i due pittori Paolo Veronese e Jacopo Bassano, e lo scultore Alessandro Vittoria- Questi artisti hanno vissuti familiari diverse ma formazione affine o parallela: si conoscono, si stimano e lavorano spesso insieme in città e provincia nelle varie commissioni, creando opere che portano a qualificare Vicenza come uno dei centri del Rinascimento.

Prosegui la lettura al link

Commenti