Léon Bazile Perrault - il pittore dell’innocenza infantile



Figlio di un sarto, Léon Bazile Perrault (Poitiers, 16 giugno 1832 – Royan, 6 agosto 1908), sin dalla giovinezza si impegnò nell'arte mentre con lavori umili contribuiva al mantenimento della famiglia. 
Grazie al suo talento ottenne una borsa per poter studiare a Parigi e dopo vari tentativi vinse il prestigioso concorso Prix de Rome.


Suo maestro fu, tra gli altri, William-Adolphe Bouguereau, uno dei più importanti pittori accademici - detti pompier - della seconda metà dell'Ottocento. 
L’evento che deciderà la sua fortuna come artista avvenne nel 1866, quando Napoleone III acquistò la tela intitolata La nichée (La nidiata), un soggetto di pittura infantile, genere che proprio in quel periodo stava diventando di moda.


Com’è noto agli artisti, i bambini sono tra i soggetti più difficili da ritrarre. Valorizzando il proprio talento in questo campo, Perrault si dedicò prevalentemente a ritrarre un’infanzia ideale, perfetta e idilliaca. 
Spesso i fanciulli sono raffigurati in boschetti e giardini rigogliosi, con qualche minimo riferimento storico o mitologico. Al centro dell’attenzione del pittore vi è esaltazione dell’innocenza, tratteggiata con la sottile malizia dello sguardo o del sorriso, narrata secondi i canoni che sono propri della bellezza angelica, realizzata con una pittura che sembra diluire in ogni pennellata la morbidezza dei sogni.  


Perrault divenne uno dei pittori della famosa Casa d'arte Goupil & Co., e i suoi dipinti erano esportati in Inghilterra e negli Stati Uniti. Ottenne numerosi riconoscimenti ai Salon di Parigi, e alle esposizioni di Vienna, Filadelfia e Londra. 
Nel 1887 fu decorato con la Légion d'onore. 
Nonostante l’agiatezza conquistata, rimase un infaticabile lavoratore e condusse una vita tranquilla, priva di scandali e clamori.

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