#dilloconlarte - Raccolta d'arte al tempo della pandemia

#iorestoacasa
04- 10 maggio 2020

Fernand Toussaint (1873–1956), La stampa giapponese, 1913
4 maggio
Appesi al muro chiaro, dipinti, fotografie e una testa classica.
Quadri, cornici e lacche sono affastellate nello studio dell'antiquario.
Un vaso nero riempie la parte sinistra con fiori secchi, a destra sbuca un vasetto blu con rose rosa dal capo chino.
Con la lente d'ingrandimento, una ragazza con gonna gialla e camicetta in pizzo bianca con laccetti neri alle maniche e sulla scollatura, sta vagliando alcune stampe giapponesi. Se ne sta seduta in modo precario sul tavolino coperto dal drappo arancio e da sete a fiori e a balze verdi e rosa.
L'urgenza di trovare quello che cerca non le ha permesso di accomodarsi tranquillamente.
Come lei, a sinistra, una bambolina di pezza in kimono rosso e nero, ha le gambe a penzoloni.

Mario Cavaglieri (1887- 1969), Piccola russa, 1913
5 maggio
Nello studio del pittore, Giulietta, l'amata modella, è appena giunta.
Ha ancora sulle spalle la stola di pelliccia, il cappello rosso come il capotto dagli ampi rever. La lunga gonna a righe bianche e nere riverbera le macchie del cane acciambellato a un passo dalla sedia.
Tutta la stanza è una sontuosa natura morta che delinea l'universo estetico del pittore. L'importante tappeto esotico, sull'onda di un orientalismo mai tramontato, cattura lo sguardo. Boccette multiformi sembrano strani pezzi di una partita a scacchi dimenticata. Piccoli quadri sono appoggiati alla parete, in attesa di nuove destinazioni. A sinistra spuntano tre rose, a destra le bottiglie scure e i due bicchieri sul mobile ritmano tra colori e trasparenze un imminente brindisi.
Questo quadro ha... "un non so che di placidamente enigmatico, che provoca, afferra, conquista” (Pilo 1914).

Frank Bramley, R.A. (1857 – 1915), At the Door, 1911
6 maggio
Quella porta, sul muro di confine del parco, era stata dimenticata da tempo. La consueta passeggiata aveva condotto la donna ad esplorare nuovi sentieri. Era stata una sorpresa scoprire una porta nascosta tra le corolle delle rose e i rami dell'oleandro. Avvolta dalla fragranza dei fiori aveva provato un dolce abbandono nel seguire le peregrinazioni del filo dei pensieri che vagavano tra le ombre verdi.
E Buon compleanno Frank!
Frank Bramley, R.A. (Sibsey, 6 maggio 1857 – Chalford Hill, 9 agosto 1915)

Richard E. Miller (1875 – 1943), Tea in the garden, 1915
7 maggio
Il prato fiorito è un mosaico di verdi, di gialli e di viola che invade lo sguardo. Sotto un albero carico di boccioli scuri e foglie come la notte, il tè è servito su un tavolino con fiori rossi, come il corallo della sua collana.
L'abito bianco a balze e l'importante giacca blu si accordano all'atmosfera di vacanza estiva. Lenta è la misura nel mescolare lo zucchero nella tazza.
Una sedia vuota attende il proprio ospite. 

Eva Bonnier (1857-1909), Sulla porta dello studio (1885)
8 maggio
Il nostro viaggio ci conduce sulla soglia dell'atelier parigino dell'artista, che ci apre il suo giardino privato di fine ottocento. Un ritaglio di aria e luce tra le case e i tetti di ardesia, con un lillà che pende discreto sulla recinzione.
Lo specchio della porta incornicia la figura (forse) dell'amica pittrice Hanna Hirsch-Pauli, in abito carta da zucchero che attende e assapora un momento di riflessione.

Sven Richard Bergh (1858-1919), Nordic Summer Evening, 1900 c.
9 maggio
Scende la sera sul lago coronato dalle montagne svedesi. Al molo privato, di fronte alla residenza, è attraccata un'imbarcazione.
Sulla veranda Karin Pyk ha concluso il suo canto e l'unico spettatore, il principe Eugén, ha ringraziato con un cenno. E ora entrambi lasciano che i loro sguardi si perdano tra i pini verso l'orizzonte.

Edward Cucuel (1875-1954), Estate al lago Starnberg, 1920 c.
10 maggio
Il giardino si apre silenzioso al nostro sguardo.
Sotto la tenda a righe bianche e arancioni, seduta su una sedia di vimini chiaro, intenta nella lettura del quotidiano, la moglie del pittore indossa una tenuta vacanziera, con cappellino e giacca gialla. 
Sulla casa un rado rampicante s'inerpica da un'aiuola fiorita come un arcobaleno.
Alberi rigogliosi compongono un giardino in cui rare chiazze di luce si fanno largo tra le fronde. Sullo sfondo, verso l'orizzonte dove sbuca, piatto e carico di promesse, il lago Starnberg.
Una panchina verde attende gli ospiti della domenica.
And.... I love american impressionists! 

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