Anne Vallayer-Coster - pittrice alla corte di Maria Antonietta


Attributi delle Arti (1769)

Guardando le opere di Anne Vallayer-Coster, Denis Diderot nel 1771 scrisse:  
se tutti i nuovi membri della Accademia reale facessero una mostra come quella di Mademoiselle Vallayer 
e sostenessero lo stesso alto livello di qualità, 
il Salone sarebbe molto diverso!

Anne Vallayer-Coster (Parigi, 21 dicembre 1744 – 28 febbraio 1818) era figlia di un orafo della reale manifattura del Gobelines. Dato che non si conosce il percorso della sua formazione artistica, probabilmente questa si svolse nell'orbita della manifattura e all'interno della cerchia familiare, che comprendeva anche la disegnatrice botanica Madeleine Basseporte e il pittore di marine Joseph Vernet.
Nel 1770, senza che alcun maestro la sostenesse, a 26 anni, presentò due nature morte – tra cui Attributi della pittura e Attributi della musica - all'Académie Royale de Peinture et de Sculpture. Gli accademici, valutata la qualità dei lavori, la elessero accademica di merito all’unanimità.

Busto di Minerva con insegne militari, 1777


Giovane, bella e di buone maniere, Anne divenne ben presto popolare.
Le sue nature morte - composizione allegoriche, tavole imbandite e composizioni di fiori - si lasciano alle spalle l’esuberanza barocca per misurare il tempo dello sguardo e lo spazio della tela attraverso oggetti scelti, disposti con cura, ed esaltati dalle intonazioni cromatiche eleganti.



Vaso di fiori con busto di Flora, 1774

Degni di nota sono la sua tavola imbandita con prosciutto, bottiglie e rapanelli, e il dipinto La zuppiera bianca, forse i suoi lavori più famosi. 


Natura morta con prosciutto, 1767

Anche grazie alla produzione ritrattistica si guadagnò il patrocinio della regina Maria Antonietta e il favore della corte di Versailles e si assicurò un suo spazio al Louvre, fatto eccezionale per una donna dell'epoca.


Ritratto di violinista
A. Roslin, Ritratto di Anne Vallayer, 1783 












Quando sposa un ricco avvocato e parlamentare lorenese, Jean-Pierre Silvestre Coster, ne assunse il cognome e le si aprirono le porte della piccola nobiltà di provincia.
La Rivoluzione francese e il Terrore spazzarono via l’Ancin Régime, ma risparmiarono la pittrice, che lontano dai riflettori della mondanità, rimase concentrata sul suo lavoro, anche se alcuni suoi dipinti vennero apprezzati dai sovrani della Restaurazione.

Natura morta con pesche e uva

La produzione di Anne Vallayer-Coster si allinea e riprende la ricerca stilistica intrapresa da Jean-Baptiste Chardin, il celebre maestro di nature morte, non solo settecentesche.
Morì a 77 anni dopo una vita condotta all’insegna della morigeratezza e del silenzio, come quello che si assapora 
guardando le sue opere.
 
Attributi della Musica, 1770
Per saperne di più:
G. GREER, Le tele di Penelope, 1979 
https://reveriesunderthesignofausten.wordpress.com

Commenti

  1. Una donna alla corte e all'Accademia... Perché quando sono brave è difficile tenerle nascoste. Grazie Valentina

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